Quando il Titanic affondò nel 1912 a sud di Terranova, il mondo pianse la morte di oltre 1.500 persone e fu indignato dalla notizia che non c’erano abbastanza scialuppe di salvataggio per tutti i passeggeri a bordo. Di conseguenza, sono state stabilite norme più rigorose per il numero di navi di sicurezza che una nave doveva trasportare. Ma un inventore canadese ha avuto una sua idea: i passeggeri possono trasportare le proprie scialuppe di salvataggio personali, nella loro valigia.
h/t: vintag.es
Lontano da qualsiasi oceano o grande specchio d’acqua, John Edlund (1874–1957) di Claresholm, Alberta, decise di creare un dispositivo che garantisse la sicurezza di ogni passeggero della nave che ne trasportava uno. Edlund, nato in Norvegia, era un ex marinaio sopravvissuto a tre naufragi prima di stabilirsi nelle praterie canadesi. Mosso dal tragico naufragio del Titanic, sviluppò una tuta salvagente personale, per tutto il corpo, progettata per essere ripiegata fuori da una valigia.
Se i passeggeri di una nave fossero stati minacciati, quelli con una custodia del genere avrebbero potuto aprirla, aprire la tuta impermeabile attaccata ed entrare. Le pinne per gambe e braccia del preservatore rendevano facile per chi lo indossava camminare lungo il ponte della nave ed entrare in acqua. La borsa stessa proteggeva la testa e la parte superiore del corpo del nuotatore e un piccolo oblò di vetro permetteva al nuotatore di vedere dove stava andando. Si diceva che il dispositivo, completo di prese d’aria, mantenesse il suo utente asciutto e al sicuro per un massimo di quattro giorni e avesse persino spazio per del cibo. E, naturalmente, quando non ospita un corpo umano, la borsa può contenere vestiti e altri articoli da viaggio più tipici.
A Edlund è stato offerto un piccolo compenso per il suo design, ma ha rifiutato per perseguire un mercato lui stesso, senza alcun risultato. La valigia di sicurezza è stata profilata su giornali e riviste in tutto il Nord America, e c’era un notevole interesse per essa durante la prima guerra mondiale, ma l’invenzione di Edlund non ha mai volato (o navigato, se vuoi).
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