Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Battesimo di Cristo, 1475 ca, Tempera e olio su tavola, 177 x 151 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi
Su Rai 5 i protagonisti di “Cine Libre”
23 marzo 1959. A 83 giorni dall’ingresso di Fidel Castro a L’Avana, ancor prima della ridistribuzione delle terre e della nazionalizzazione delle imprese straniere, il governo rivoluzionario fonda l’ICAIC, l’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografiche, che getta le basi di un nuovo cinema. Se Cesare Zavattini è il primo a scrivere copioni coi giovani registi cubani e Joris Ivens insegna ai soldati cubani come fare riprese di guerra usando macchine da presa di legno, a girare il primo film rivoluzionario saranno Otello Martelli e Arturo Zavattini reduci dalle riprese de La Dolce Vita.
“Cine Libre”, Backstage | Courtesy Rai 5
Con il sopraggiungere dell’embargo americano Hollywood scompare dalle sale cinematografiche cubane che si aprono al cinema d’autore di tutto il mondo. Anche le locandine originali vengono eliminate perché troppo commerciali e un gruppo di giovani disegnatori si propone di rifarle da zero. Più che sedurre lo spettatore con i volti delle star, il nuovo manifesto vuole attrarlo con un linguaggio metaforico stimolandone il pensiero critico. Nasce così il Cartel de Cine, una nuova forma artistica, libera da convenzioni pubblicitarie e ricca di sorprendenti proposte grafiche. Questa tradizione prosegue ancora oggi a Cuba grazie a un gruppo di artisti, eredi di quei maestri. Tra questi, i membri di El Nocturnal, che sono anche i protagonisti di “Cine Libre” di Adolfo Conti ed Elia Romanelli, un documentario prodotto da Doc Art in collaborazione con Rai Cultura, che andrà in onda mercoledì 10 gennaio alle 21.15 sul programma di Rai 5, Art Night.
Michelle, Edel, Raupa e Nelson ripercorreranno una storia avvincente attraverso le tavole di una graphic novel, unendole a testimonianze, racconti personali e immagini di archivio.
Da Leonardo all’Arte Povera: gli appuntamenti di Sky Arte
Dalla graphic novel alla pittura. L’Autoritratto con cappello di feltro grigio di Vincent van Gogh è il capolavoro protagonista del terzo episodio de Masterpiece – L’arte svelata, in onda mercoledì 10 gennaio alle 12.45 su Sky Arte, mentre sabato 13 gennaio alle 13.30 Leonardo e Verrocchio alzeranno il sipario sulla Firenze di Lorenzo il Magnifico che vede la fioritura di capolavori realizzati da Verrocchio e dai suoi allievi: Perugino, Ghirlandaio e soprattutto Leonardo da Vinci.
Al centro della narrazione c’è il rapporto tra il pittore fiorentino e il suo allievo, dall’apprendistato del giovane Leonardo al debito artistico che lo lega al suo maestro.
Giovedì 11 a finire sotto i riflettori di Inspired, la serie dedicata al legame imprescindibile tra gli artisti e i luoghi che accolgono il loro lavoro, è Keith Haring, la cui carriera fulminea si sviluppò tra la concitata vita newyorkese degli anni Ottanta e le rilassate atmosfere del Brasile. In un piccolo villaggio di pescatori lungo la costa brasiliana, Haring trascorse del tempo con un gruppo di amici artisti, realizzando murales e disegnando, ispirato dai paesaggi e dagli abitanti del luogo.
Arte Povera – Appunti per la storia, di Andrea Bettinetti I Courtesy Sky Arte
Era il 23 novembre 1967 quando il critico d’arte genovese Germano Celant pubblicava il manifesto Arte Povera, appunti per una guerriglia, criticando il sistema che, in quegli anni, aveva ridotto gli artisti a meri produttori di oggetti. A oltre cinquant’anni da quella pubblicazione, Sky Arte ripercorre la nascita e l’evoluzione della corrente artistica “povera” attraverso il documentario diretto da Andrea Bettinetti, dal titolo Arte Povera – Appunti per la storia. In onda domenica 14 gennaio alle 16.30 la pellicola racconta la genesi di uno dei movimenti più sovversivi dell’arte italiana attraverso le voci di alcuni massimi esponenti, da Michelangelo Pistoletto a Giovanni Anselmo, fino a Gilberto Zorio a Beatrice Merz, passando per Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Pier Paolo Calzolari, Lia Rumma.