Jenna Sutela lavora con sistemi biologici e computazionali, tra cui il microbioma umano e le reti neurali artificiali per creare sculture, video e musica. Attingendo dalla ricerca scientifica all’avanguardia e dalle sue implicazioni filosofiche, il lavoro di Sutela è spesso di natura processuale. Nei suoi progetti, l’hardware e il software, un termine usato per considerare la materia organica attraverso la lente dell’informatica, sono usati per esplorare il mondo oltre la percezione umana. “HMO Nutrix”, 2022 è una fontana di latte umano sintetico, alimentata da tiralatte e ulteriormente animata con canti di gola biomimetica. L’artista descrive la scultura come un “mangime di latte vivo”. Il lavoro medita sui meccanismi di feedback tra forme di vita umane e non umane che si legano attraverso i fluidi corporei. Il fluido nella scultura include oligosaccaridi del latte umano (HMO), potenti zuccheri presenti nel latte materno che nutrono i batteri intestinali dei bambini e sembrano modellare lo sviluppo del loro sistema nervoso. Nel prossimo futuro, gli effetti di alterazione della mente degli HMO potrebbero essere utilizzati per le terapie batteriche e quando il latte umano può essere coltivato in laboratorio, chiunque può accedere all’asse seno-intestino-cervello.
Considerando l’allattamento al seno e il modo in cui la nostra cultura microbica simbiotica espande i limiti della coscienza, Sutela descrive i corpi umani come ambienti interconnessi e interdipendenti attraverso i quali altri organismi e sostanze nutritive possono muoversi. L’artista, quindi, suggerisce una comunanza universale tra e tra le specie.
a Haus der Kunst, Monaco di Baviera
fino al 29 agosto 2022