Opera di Jannis Kounellis al mudaC di Carrara I Ph. Stefano Lanzardo
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Carrara e la Direzione del polo museale rendono noto il programma espositivo 2024 del mudaC | museo delle arti Carrara (https://mudac.museodellearticarrara.it/) e del CARMI museo Carrara e Michelangelo (https://carmi.museocarraraemichelangelo.it/).
Nel 2024 sono previsti – oltre ad una nuova edizione di White Carrara, che la prossima estate sarà dedicata al tema del design – 9 mostre e progetti site-specific che danno forma visiva, da un lato, a Carrara Città Creativa UNESCO, capace di attrarre artisti da tutto il mondo grazie alle maestranze di quasi cento laboratori artigianali, omaggiando dall’altro l’identità più profonda della città – il suo marmo – proprio nell’anno in cui il Museo del Marmo subirà un restyling, a seguito della progettazione avviata nel 2023.
«La cultura ha e dovrà avere un ruolo sempre più centrale per Carrara», dice l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi. «I nostri musei dovranno diventare sempre di più spazi aperti e dinamici, in cui le istanze artistiche del territorio possano proporsi, incontrare artisti emergenti e confrontarsi con altri più affermati, sempre e comunque nel segno della ricerca e dello sperimentare nuovi equilibri tra innovazione e tradizione, come si addice a una città Creativa targata Unesco. Visione, progettualità, collaborazione, competenza, attenzione alle tante eccellenze del nostro territorio sono alcune delle parole chiave alla base della nuova programmazione che ci accompagnerà fino al 2025. Siamo consapevoli che ci sia ancora tanto da fare ma anche che molto è stato fatto e i numeri del 2023 – visitatori triplicati per il mudaC e raddoppiati per il CARMI – ce lo confermano. Per non parlare poi di Fossacava che ha registrato una continua crescita, con oltre 10mila presenze nell’ultimo anno».
«La programmazione del mudaC si sta sempre più inserendo, anche seguendo il solco delle linee progettuali di Laura Barreca, direttrice uscente che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto e l’intesa d’intenti da subito instaurata – dichiara Cinzia Compalati, direttore del polo museale di Carrara – in una progettualità partecipativa che vede nel co-designcon gli artisti la giusta visione per offrire un museo contemporaneo in linea con le direttive di ICOM. Il CARMI, invece, si sta sempre più allargando verso collaborazioni prestigiose come quella con la Sovrintendenza di Lucca e Massa-Carrara e il Museo della Resistenza di Fosdinovo».
Al mudaC andrà in scena la ricerca artistica contemporanea attraverso una serie di mostre temporanee dedicate ad artisti mid-career che si sono distinti nel panorama nazionale ed internazionale, nel campo dell’installazione, del design e della scultura.
Primo appuntamento, dal 23 marzo al 2 giugno 2024, con il duo artistico Antonello Ghezzi (Nadia Antonello, Cittadella, 1985 e Paolo Ghezzi, Bologna, 1980), che i carraresi hanno avuto modo di conoscere con l’anticipazione dell’Albero cosmico installato in piazza Duomo. Secondo appuntamento, dal 16 giugno al 29 settembre 2024, con Paolo Cavinato (Mantova, 1975), artista che immagina l’invisibile, in concomitanza con White Carrara2024. Terzo appuntamento, dal 12 ottobre 2024 al 9 marzo 2025, con Simone Gori (Prato, 1986), la cui personale sarà inaugurata in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Il programma si completerà inoltre, nel 2025, con ulteriori esposizioni di Vincenzo Marsiglia(Belvedere Marittimo, 1972) ed Eleonora Roaro (Varese, 1989).
Sempre a mudaC, lo spazio della project room sarà dedicato agli autori selezionati tramite la call lanciata dalComune di Carrara nella primavera del 2023, per costruire un dialogo con la comunità di artisti che gravitano sulla città e sul suo territorio, sostenendo l’eccellenza locale attraverso la promozione della creatività contemporanea, in linea con la “Carta sull’arte e l’artigianato come strumenti per lo sviluppo urbano sostenibile” concepita dalla rete UNESCO. I vincitori sono stati selezionati, tra gli oltre 60 progetti pervenuti, da una commissione composta da Gilberto Pellizzola, Laura Barreca e Cinzia Compalati.
Tutti gli interventi, co-progettati dagli artisti e dal museo, saranno ospitati nella project room secondo il seguente calendario: Beatrice Taponecco, fino al 4 febbraio 2024; Zoran Grinberg, 24 febbraio 2023 – 5 maggio 2024; Gabriele Landi, 16 giugno 2024 – 29 settembre 2024; Martina Morini, 12 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025.
La call è stata accolta positivamente anche da alcuni artisti provenienti da altre realtà geografiche, facendo del mudaC un centro attrattore per l’arte contemporanea. Il progetto si completerà, dunque, nel 2025 e nel 2026, con le installazioni del duo Grandi e Spasari, di Federico Galeotti, Aqua Aura, Alice Bertolasi, Gianluca Sgherri, Giulia Nelli e Wu Yueping.
Al CARMI saranno ospitate due grandi mostre: dal 2 febbraio al 5 maggio 2024, l’esposizione fotografica di Uliano Lucas (Milano, 1942) curata dall’Associazione Archivi della Resistenza di Fosdinovo; dal 25 maggio 2024 all’11gennaio 2026, Romana Marmora. La scoperta della cava di Fossacava a Carrara a cura di Stefano Genovesi e Giulia Picchi.
L’esposizione di Uliano Lucas racconta sessant’anni di carriera del noto fotografo, che con i suoi reportage ha documentato i più importanti mutamenti sociali, politici e culturali del secondo Novecento. Saranno presenti in mostra i temi prediletti da Lucas e dalla fotografia sociale italiana: il lavoro, l’emigrazione, la città e i suoi cambiamenti, il manicomio, i ritratti degli intellettuali, le guerre nel mondo, la lotta per la decolonizzazione in Africa e uno speciale dedicato all’anniversario dei cinquant’anni della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo. Nel corso della mostra, si terranno, inoltre, incontri con il fotografo ed un workshop rivolto ai giovani fotografi.
La mostra Romana marmora. La scoperta della cava di Fossacava a Carrara è dedicata alla cava romana di marmo bardiglio di Fossacava e al suo ruolo all’interno del più ampio e noto fenomeno dell’estrazione del marmo lunense. Il sito è tra le pochissime cave di età romana ad essere stato oggetto di uno scavo archeologico stratigrafico; le indagini, condotte nel 2015 dall’Amministrazione comunale di Carrara e dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana all’interno del bacino estrattivo, hanno permesso di ricostruire la storia della cava in tutti i suoi aspetti, in particolare in merito alla tipologia dei prodotti semilavorati che qui venivano estratti, del personale che vi lavorava e delle modalità con le quali la cava era gestita dall’amministrazione imperiale romana. Dopo l’apertura al pubblico del sito di Fossacava – accessibile dal 2021 attraverso un percorso innovativo adatto ai visitatori di ogni età – l’esposizione intende presentarne la vicenda storica ad un pubblico ancora più vasto, conferendogli un rilievo di respiro regionale e nazionale.